produzione La Piccionaia – centro di produzione teatrale
un progetto di Davide Giordano
in collaborazione con Riccardo Reina
contributo video di Simone Mastrocinque
con Davide Giordano
in collaborazione con Associazione Micro Macro
anno di produzione 2021
In questo momento storico la curva del bullismo e del cyber-bullismo è in costante crescita in tutto il mondo. L’era sociale e culturale che stiamo attraversando – un’era profondamente tecnologica – favorisce sempre di più dinamiche di esclusione e difficoltà di socializzazione e convivenza tra i giovani di età compresa tra gli undici e i sedici anni. Tematiche e dinamiche che si inseriscono negli obiettivi prioritari delle ore di Educazione Civica.
Nickname: @leonechestriscia è un progetto innovativo che ha l’obiettivo di contribuire all’analisi e all’approfondimento del tema del bullismo e del cyber-bullismo, attraverso un vero e proprio live streaming teatrale rivolto agli studenti di età superiore agli 11 anni.
Affrontare il tema del bullismo in una modalità nuova e non retorica, può potenziare l’impegno – e talvolta i risultati- del mondo scolastico contro questo fenomeno, spesso affrontato nelle fondamentali e sempre più preziose ore di educazione civica.
Sfruttando il potente meccanismo teatrale della mimesi, una piattaforma web può diventare il luogo migliore, per quanto virtuale, per scatenare, analizzare e comprendere le dinamiche del cyber-bullismo e del bullismo verbale. La comunicazione digitale è ormai parte inscindibile della comunicazione in generale, tanto che a volte è veramente impossibile distinguerle, o distinguere il cosiddetto “cyber-bullismo” dal cosiddetto “bullismo”. Lavorare in questo modo darà l’opportunità di indagare questo fenomeno così complesso in modo ancora diverso, fornendo così ulteriori preziosi strumenti di analisi.
Il progetto Nickname: @leonechestriscia è una diretta in streaming, dove gli studenti di ogni classe, partecipando direttamente dal proprio device elettronico, incontrano e interagiscono con il protagonista della storia: conosceranno e si relazioneranno con il punto di vista di un bullo, con le sue debolezze e i suoi apparenti punti di forza, interagendo direttamente con lui e tra loro.
Lo spettacolo ha l’obiettivo di indagare alcuni meccanismi comportamentali di un ragazzo che sfrutta alcune possibili – e sempre più frequenti- dinamiche di gruppo, che spesso si sviluppano in contesti scolastici a discapito dei soggetti più fragili. Dinamiche che prevedono almeno tre ruoli: quello di carnefice, quello di vittima e quello di testimone. Nella concezione superficiale del bullismo – e della violenza in generale – i protagonisti sono quasi sempre (e solo) le vittime o i carnefici, mentre il ruolo chiave del testimone (ovvero dello spettatore) raramente viene messo al centro dell’analisi.
Funzionamento della live streaming
L’evento è stato concepito per essere fruito individualmente da ogni partecipante collegato alla piattaforma zoom attraverso il proprio dispositivo (smartphone, tablet o computer).
Il giorno della diretta streaming verrà inviato alla classe un link tramite il quale collegarsi
all’orario programmato. Gli allievi e l’insegnante verranno accolti in una sala d’attesa virtuale
dove verranno fornite ulteriori istruzioni per partecipare nel modo migliore all’evento.
Al termine della diretta streaming è previsto un dibattito con gli studenti per un confronto aperto sui comportamenti del protagonista e con le impressioni di ciascuno sul ruolo avuto durante l’evento.
L’equipe artistica
Davide Giordano, Palermo, 29 marzo 1987, è un attore, regista e drammaturgo. È diplomato presso l’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma (2007/2009).
Nel 2012 vince in qualità di attore, regista e drammaturgo il “Premio Scenario Infanzia 2012” con lo spettacolo “John Tammet Fa Sentire Le Persone Molto Così 😕 “, prodotto dal Teatro Delle Briciole di Parma e venduto in Italia, in Francia e in Svizzera. Al cinema e in televisione viene diretto da Giulio Manfredonia, Giuseppe Piccioni, Daniele Vicarì e Alberto Caviglia, tra gli altri. Co-protagonista di Antonio Albanese in diverse opere cinematografiche.
Vincitore del premio “Ortigia Film Festival 2016” come miglior attore protagonista per l’opera “Pecore in Erba”, di
Alberto Caviglia (Festival di Venezia 2015). Nel 2019 lo spettacolo “Terry.”, prodotto dal Teatro Delle Briciole e scritto e diretto dallo stesso Giordano, vince il “Premio Eolo Award 2019” per la migliore drammaturgia.
Nel 2020 collabora con il produttore musicale Francesco Arpino a un singolo musicale scritto dallo stesso Giordano dal titolo “Andiamo Via”.
Riccardo Reina, nasce a Parma il 23 Dicembre 1986.Dopo la laurea in Filosofia all’Università Statale degli Studi di Milano, dal 2009 inizia a collaborare stabilmente con il Teatro delle Briciole, partecipando a svariati progetti in differenti ruoli (animatore, attore, tecnico, drammaturgo, regista) e cercando di dare continuità alla ricerca e alla sperimentazione sui linguaggi del teatro di figura che caratterizza tale centro di produzione, specializzato in attività rivolte all’infanzia e alle nuove generazioni.
All’interno di questo percorso si inserisce (2014-2016) la collaborazione con la compagnia DispensaBarzotti, con la quale vince la Segnalazione Speciale del Premio Scenario 2015 per lo spettacolo “Homologia”, di cui è autore e interprete.
Nel 2019 collabora con Davide Giordano alla creazione di “Terry.”, spettacolo vincitore del “Premio Eolo Award 2019 per la miglior drammaturgia; nello stesso anno partecipa al corso per animatori e tecnici del teatro di figura Animateria, finanziato dalla regione Emilia-Romagna , dove nasce HombreCollettivo, gruppo insieme al quale vince nel 2020 il premio Scenario Infanzia con lo spettacolo “Casa Nostra”, uno studio di teatro d’oggetti che racconta agli adolescenti un periodo recente e scottante della storia italiana attraverso il linguaggio dei giocattoli.
Dal pubblico
Caro #leonechestriscia,
il tuo spettacolo mi è piaciuto molto perché ha un significato molto forte!
All’inizio mi sei sembrato subito molto simpatico, pensavo ci volessi far ridere… e mi sei sembrato un tipo innocuo… le tue battute erano davvero divertenti e quando chiedevi di applaudire io lo facevo convinta.
Poi però hai iniziato a prendere in giro alcuni dei miei compagni e già in quel momento ho iniziato a dubitare di te…
Non riuscivo a capire cosa stessi facendo. Perché hai chiamato la mia compagna “faccia da topo”? In quel momento non riuscivo a capire, ero MOLTO infastidita dal tuo comportamento.
Perché prendere in giro le persone? e poi perché proprio davanti a tutti? ero arrabbiata con te; avrei voluto farti smettere di parlare perché proprio non riuscivo a credere che tu stessi facendo una cosa così crudele.
Ho smesso di ridere e di divertirmi quando hai cominciato a parlare male del tuo amico;
lo volevi far sembrare diverso dagli altri e secondo me in realtà eri solo invidioso di lui; ha ragione la mia mamma: “l’invidia è proprio una brutta cosa”.
Quando hai messo quei commenti veramente brutti, anzi non so come definirli perché brutti è poco, ero molto dispiaciuta per il tuo compagno di classe e ho provato molto fastidio nei tuoi confronti. E poi addirittura ricordargli la perdita di una persona molto importante è stato crudele. Sei cattivo. E se quello che hai fatto tu lo facessero a te come ci rimarresti?
Il tuo spettacolo mi ha colpita molto: ho capito che se si vuole essere apprezzati non c’è bisogno di prendere in giro la gente o di farla sentire diversa o male perché l’unico a fare brutta figura sarai tu. In più, se l’unica cosa importante per te è diventare famoso, questo non è il modo giusto perché così risulti antipatico, maleducato e metti a disagio le persone.
(Letizia, classe seconda – scuola secondaria di primo grado- Parma)
Contatti e informazioni
Guglielmo Cola, produzione e distribuzione: guglielmo.cola@piccionaia.org
www.piccionaia.it